Fa caldo! Il meteo di Brera dal 1763 a oggi

Il global warming racchiuso in una visualizzazione

Una buona visualizzazione dei dati favorisce la loro comprensione, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Per dimostrarlo questa volta abbiamo scelto di analizzare i dati relativi a uno dei temi più dibattuti del momento: quello del global warming.
L’Osservatorio Meteorologico di Brera, il più antico d’Italia, raccoglie i dati sul meteo locale a partire dal 1763: vediamo ora come possiamo rappresentarli per favorire la loro migliore comprensione.

I dati meteorologici dell’Osservatorio di Brera

Visualizzando i dati forniti dall’Osservatorio Meteorologico di Brera nella modalità classica, il grafico a linee, otteniamo una rappresentazione di questo tipo:

Questo grafico mostra un trend di crescita della temperatura media e relativi picchi, senza tuttavia evidenziarne la drammaticità e soprattutto senza fornire ulteriori informazioni che potrebbero spingere a una migliore comprensione del fenomeno.

Abbiamo quindi ipotizzato un altro tipo di rappresentazione che risultasse più immediata, d’impatto e fosse in grado di offrire maggiori informazioni:

In questa nuova visualizzazione, dove ogni anno è rappresentato da una barra verticale, emerge subito l’inserimento di una nuova variabile: il colore. La sfumatura di colore di ogni barra rappresenta la temperatura media dell’anno in questione, secondo un codice colore che varia dal blu scuro (anno più freddo) al rosso scuro (anno più caldo).
Questo tipo di visualizzazione, oltre a mostrare in modo più evidente rispetto al grafico precedente il progressivo aumento della temperatura media nel corso degli anni, grazie all’interattività permette di scoprire ulteriori informazioni di dettaglio. Alcuni esempi?

1816: l’anno senza estate

Se clicchiamo sulla barra con il colore blu più scuro scopriamo che la palma di anno più freddo spetta al 1816, quando si registrò una temperatura media di 12, 6°. Cosa può avere causato un tale abbassamento di temperatura?
Per scoprirlo basta una veloce ricerca sul web per scoprire che nel 1816 si verificarono aberrazioni climatiche causate dall’eruzione vulcanica del Tambora, nell’isola di Sumbawa dell’attuale Indonesia. Questa eruzione immise grandi quantità di cenere vulcanica negli strati superiori dell’atmosfera e la temperatura globale si abbassò poiché la luce solare faticava ad attraversare l’atmosfera. Nello stesso periodo inoltre si verificò il minimo di Dalton, durante il quale si ritiene che il Sole abbia emanato meno energia. Infine scopriamo che in quel periodo era ancora in corso la cosiddetta piccola era glaciale, periodo di raffreddamento generale del pianeta che, dal medioevo, si protrasse fino al 1850.

L’anno più caldo è stato invece il 2003, anno in cui la temperatura media ha raggiunto la soglia record di 17,23°. Scoprite voi perché!

Questo esempio ci mostra quanto la presentazione sia fondamentale per la loro comprensione. Statistica e grafica non appartengono a universi separati, ma devono sempre più cooperare per sviluppare modalità di presentazione dei dati facili e accessibili.
Al prossimo articolo!

FONTI DATI UTILIZZATE:

Osservatorio Brera

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